Patrono d’Italia 2019: Assisi celebra San Francesco
Assisi si prepara a celebrare san Francesco Patrono d’Italia dal 24 settembre al 4 ottobre 2019. Un’occasione per vivere a pieno la spiritualità della città di Assisi.
Celebrazioni San Francesco Patrono d’Italia
Fu il 18 giugno del 1939 quando papa Pio XII proclamò san Francesco d’Assisi, assieme a Caterina da Siena, patrono principale d’Italia. Il “poverello di Assisi”, simbolo internazionale di pace, è riconosciuto come uno dei santi più venerati al mondo.
Il 4 ottobre, ricorrenza dal transito del santo avvenuto nel 1226, viene celebrato ogni anno ad Assisi, presso la Patriarcale Basilica e Cappella Papale di San Francesco e attraverso varie commemorazioni liturgiche che coinvolgono l’intera città.
La nomina a patrono d’Italia per san Francesco è un ulteriore riconoscimento per le gesta di un uomo che ha dedicato la propria vita agli altri, alla meditazione, al sacrificio e alla fede in Dio.
Per questo il frate rappresenta, forse più di ogni altro, lo spirito di mediazione e di identità nazionale attraverso la forza della fede, parlando con un linguaggio universale di rinnovamento.
Le celebrazioni in onore del patrono d’Italia partono dal 24 settembre con una serie di commemorazioni e incontri istituzionali, in preparazione dei festeggiamenti per il 4 di ottobre.
Proprio in questa giornata viene accesa la lampada votiva dei Comuni d’Italia, per celebrare nel migliore dei modi il santo patrono d’Italia.
PROGRAMMA UFFICIALE CELEBRAZIONI
La Lampada votiva di San Francesco
Il rito della lampada votiva si ripete ormai dalla prima accensione, che risale al 4 ottobre 1939, e simboleggia il riconoscimento di tutti i Comuni per il patrono d’Italia.
La lampada, disegnata dall’architetto Ugo Tarchi nel 1937, è costruita in bronzo lucido e argento, con un’altezza di 1,20 metri e una scritta sulla coppa che recita un verso dantesco “Altro non è che di suo lume un raggio”.
Al di sopra della coppa sono rappresentate tre colombe che sostengono una corona di ulivo, universale simbolo di pace tra gli uomini.
Ogni anno la fiamma perenne della lampada viene ravvivata con olio donato da una regione italiana. Quest’anno sarà la Toscana ad avere questo privilegio, come annunciato dal ministro generale padre Marco Tasca.
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Il mistero della Tomba di San Francesco
Il corpo del santo patrono d’Italia è tumulato al di sotto dell’altare della Basilica Inferiore d’Assisi. La storia ha visto più di una volta dubitare dell’effettiva presenza dei resti del santo d’Assisi all’interno della cripta nella Basilica a lui intitolata il 25 maggio 1230.
Nel 1818 fu papa Pio VII ad autorizzare in gran segreto il rinvenimento delle sacre spoglie. Dopo 52 giorni di estenuanti lavori di scavo, dovuti alla particolare attenzione con cui venne sepolto il frate assisano, si riuscì ad effettuare una ricognizione dei resti.
Una speciale commissione, formata da vescovi dell’Umbria, periti e notai riferì a papa Pio VII i risultati degli esami e il 5 settembre 1820 fu dichiarata “certa e indubitabile”.
Nel 1978 papa Pio VI inaugurò una nuova ricognizione del corpo di san Francesco, che stabilì ancora una volta l’autenticità dei resti dal santo, oltre a permettere un migliore intervento conservativo delle spoglie. L’ultimo restauro della cripta terminò nel 2011.